Troppo didascalico come scrittore.
troppo prolisso come poeta,
troppo purista per essere un blogger,
troppo intimista per essere un giornalista,
troppo retorico per fare il notaio,
troppo ermetico per far l’avvocato,
troppo bello per fare il comico,
troppo comico per fare sul serio,
troppo morbido per essere un calciatore,
troppo duro per essere un allenatore,
troppo moderno per parlare d’inchiostro,
troppo antico x dgt k0m3 n01,
troppo onesto per fare politica,
troppo vile per provare a cambiarla,
troppo presuntuoso per credere agli altri,
troppo umile per credere in sé,
troppo critico per credere in Dio,
troppo intelligente per non credere in nulla,
troppo testardo per abbandonare,
troppo cervellotico per arrivare,
troppo incostante per essere uomo,
troppo scostante per essere donna,
troppo lucido per star nella folla,
troppo folle per restare con sé.
Sempre troppo e mai a bastanza, Michele Fiore nasce il 14 maggio 1979 da abili mani d’ostetrica e da fulgida fantasia genitoriale.
Abusivo dell’esercizio della parola, studiacose (sbagliate), vedeggente (pessima).
E’ un quasi laureato in legge, un quasi allenatore di calcio, un quasi scrittore e un quasi un mucchio d’altre cose che non è dato sapere.
4 novembre 2013 at 1:25 PM
L’abusivismo del tuo esercizio della parola è ortodossia. Mi piace! 😉
21 novembre 2013 at 10:11 am
Ortodossia eretica. Mi piace che ti piace.
20 novembre 2013 at 9:20 PM
Volendo trasformare le tue parole in numeri, penso che tu sia l’intersezione univoca di un infinito di insiemi il cui l’unico risultato è il numero 1, quindi unico. E non per disprezzare o sminuire la tua essenza o il tuo essere, anzi penso che il numero 1 sia la reale forma di perfezione in quanto è, si l’entità più piccola, ma è anche l’incipit di qualsiasi forma di espressione! Si può sommare a se stesso per raggiungere l’infinito, ma non si può sottrarre, si può moltiplicare pur rimanendo se stesso e anche dividendosi rimane tale! Si eleva a tal punto che, nessuno come lui, rimane al suo posto. Tutti hanno un fattore in comune con lui, ma lui non li ha con nessuno! Sei un grande!
21 novembre 2013 at 10:09 am
Andrea, la matematica non mi è mai piaciuta tanto. Sono imbarazzato.
3 settembre 2015 at 5:37 PM
che dire… abbiamo la stessa età 🙂