Non è mica, banalmente, soltanto pigrizia.
E’ molto più di non avere voglia.
E’ come quando per farti una camomilla, con tutti i pentolini sporchi, invece di sciacquarne uno metti l’acqua nella pentola per la pasta.
E’ come quando lasci l’ultimo biscotto perché non sai dove va la carta plastificata nella differenziata.
E’ come quando pisci con la porta aperta e ti riallacci un solo bottone.
E’ come quando lasci la luce accesa nel bagno casomai devi tornare.
E’ come quando vai a letto vestito senza lavarti tanto chi cazzo c’è.
E’ come quando esci con una tuta sopra il pigiama tanto chi cazzo trovo. E pure se trovo.
E’ come quando, al limite, ti togli le scarpe punta destra tallone sinistro punta sinistra tallone destro.
E’ come quando ma poi in fondo perché togliersele tanto basta che le suole non tocchino le coperte.
E’ come quando ti ricordi di aver lasciato la macchina aperta e il portafogli dentro ma non fa niente.
E’ come quando squilla il telefono fisso nell’altra stanza e preferisci richiamare col cellulare, procedendo a tentativi, chi ti ha potuto cercare.
E’ come quando sai che la E maiuscola accentata non si scrive così, ché quello è un apostrofo, ma la tua tastiera non ce l’ha e chi va a cercarla su google per fare copia/incolla…
febbraio 28, 2015
Rispondi