Flebile il tuo respiro senza parole
Sottile la tua pelle senza più umidità
Quella tua mano stretta, diventando carezza,
mi diceva mi resti anche se te ne vai
Ho percorso stazioni, ma ero fermo a un’estate
Mentre tu eri già in viaggio dove niente si sa
E ho dormito la mia ultima notte di bambino
E tu la tua prima d’eternità
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