S’allungano giornate che vorresti accorciare
La luce delle cinque ha poche ombre da schivare
Poggiati in una maschera che non fa che mostrare,
siam numeri di un abaco che non si vuol fermare.
Guardammo con sospetto
un nero che scappava
un giallo in un quartiere
un bimbo che annegava
un vecchio dentro a un letto
Guardiamo con sospetto
i prossimi vicini
Si raccontò diversa
la fiaba dei confini
Si ruppe senza avviso
la campana di vetro
Ci ritrovammo soli
distanti circa un metro
Lo spazio dentro a un atomo
è il cosmo che si espande
Più grande sembrò il piccolo
e più piccolo il grande
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