Seggo al circolo del vizio d’un ospizio un po’ fittizio.
L’esercizio di ‘sto tizio ripercorro dall’inizio:
“L’ansia è un coso ansioso.
Di cui dir non so.
È un rotondo afoso.
Di cui dir non oso.
Anzi,oso.
Io per esempio l’ansia
ce l’ho quando devo fare cose.
Io per esempio l’ansia
ce l’ho quando faccio cose.
Io per esempio l’ansia
ce l’ho quando faccio nulla.
Solo non ce l’ho quando faccio nulla dopo aver fatto cose.
Ma è un momento.
Piccolo assai.
Che in quel momento si dovrebbero far tante cose belle.
Che se penso a quante farne entrare in un posto così piccolo mi viene l’ansia”.
Rispondi