Logoro di devozioni malandate mi risveglio
Viso stropicciato dalle notti
Ridesto nella luce che inusuale pace affiora
piano inseguo, con lo sguardo e poi coi passi,
libellule sopra meno scivolosi prati
Sulle punte leggere ascolto vento
talento presunto
presuntuoso vanto
Svestendo i modi delle mie rigidità,
scivolo bussando porte aperte ai più
Sulla soglia resto a sbirciare dentro
Scrupoloso addomestico pugni di mosche
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