Nella mia vita di essere umano
ho dato anche dei baci
So che sembra impossibile
per uno come me,
ma è stato così
Hai presente di quelle cose che ci si schiacciano le labbra
e che poi se sei più bravo ci si scivola sopra inumiditi. Quelli
Uno dei due occhi a volte,
confesso,
l’ho tenuto chiuso per finta
Io conobbi nella mia vita diversi abbracci anche
Uno talmente grosso
che potevo solo abbracciargli un braccio
Uno talmente magro che,
ad abbracciarlo,
con me ci facevo tre giri ed un nodo
Per questo le cose non andavano,
tra me e questi abbracci
Mi ricordo che volevo,
che cercavo
l’abbraccio che fosse perfetto
Forse perché ero giovane
e non sapevo che era pericoloso volere cercare le cose perfette
O forse perché mi piaceva la geometria
Cioè perfetto è che le mani dell’abbraccio finiscono al centro
dove ci sono le vertebre,
una sulla schiena ed una sulla nuca,
quella sulla schiena a spingere un po’,
quella sulla nuca a stringere appena,
soprattutto col pollice opponibile,
che per quello ci è stato dato
dal dio dei pollici,
per carezzare le nuche
E poi, quando è esattamente così,
devi abbassare poco la testa
tra il suo collo e la sua spalla sinistra
ed appoggiare la bocca socchiusa sopra quell’incavo
Vi accorgerete di poter stare ore e ore e ore così.
Pur’io stetti
O forse no,
ma non vi voglio più raccontare
Poi a volte ho fatto pure cose più sporche
Che a volte è sporco se non le fai,
ma dipende
Ma non posso parlarvene qui
Anche mi è successo che mi hanno toccato il culo su un autobus
Ma mai nessuno mi ha fatto piedino sotto un tavolo
Deduco che ormai viviamo in maniera troppo sfrontata
O di non avere dei bei calzini.
novembre 11, 2013
11 novembre 2013 at 5:11 PM
Bello come un abbraccio, solo mi oppongo alla parola “opponibile”.
14 novembre 2013 at 12:35 am
ne parli pure al dio dei pollici..