Il poeta

Ti voglio bene. Disse.
Ma mai contò quanto potesse far male
la più bizzarra delle imposizioni.
Sopra un disco che gira Cinema Paradiso
poggia ogni giorno due lacrime
che non ha mai saputo raccontare.
Piange soltanto lì.
Su quei violini.
Beve se piove.
Parla solo ai rospi e ai bambini.
Fugge sui tetti ad abbracciasi alle nuvole.
Beve se piove.
E non ricorda ciò che scrive.
Cerca curve negli angoli.
Vive danzando sui mali del mondo.
E ripensa quello strano stato tra il suo stomaco e Bahia.

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